
CALCIO
Da Barcellona a Como, Conosciamo Alex Valle
Alex Valle è il prodotto di una delle accademie più iconiche del calcio, La Masia. Terzino sinistro dinamico, ha affinato la sua arte al Barcellona sin da bambino, salendo attraverso le giovanili con la stessa intelligenza tattica e precisione tecnica che da sempre contraddistinguono il club. Dopo aver acquisito esperienza in prestito nella Segunda Division spagnola, si è trasferito al Celtic Park di Glasgow all’inizio di questa stagione, dove ha giocato 11 partite, tre in Coppa e cinque in Champions League. Ora è a Como, portando con sé la disciplina de La Masia e grande determinazione per lasciare il segno in Italia. BLU lo ha intervistato per scoprire come si sta adattando alla città e non solo.
Alex Valle non è arrivato impreparato a Como. Ne ha sentito parlare molto bene. “Molte persone me ne hanno parlato bene, e anch’io non posso che parlarne positivamente. Sono qui da tre o quattro settimane e finora è tutto meraviglioso, sia sul piano calcistico che dal punto di vista personale.”
“Sono molto felice, mi sento a mio agio qui e in più la vittoria della scorsa settimana (contro il Napoli) ha reso felicissima l’intera squadra. Siamo un gruppo molto unito, siamo sicuri di noi stessi e desiderosi di continuare e fare bene.”
Il percorso calcistico di Valle è iniziato presto: prima con il futsal, per poi passare al calcio a 11. “Ho iniziato a giocare a futsal, poi sono passato al calcio su erba, così come lo chiamano oggi. Direi che il calcio a 11 è quello che preferisco. Il mio è stato un percorso decisamente positivo, passo dopo passo. Ho giocato con il San Gabriel, per un anno. Poi,prima di trasferirmi al Barcellona, ho giocato anche in diverse leghe con squadre di alto livello.”

Non sorprende, quindi, che la squadra che tifa sia quella che lo ha maggiormente formato. “Il Barcellona è ovviamente la squadra che tifo di più e il mio giocatore preferito, quello che considero un vero idolo, è Jordi Alba.”
Fuori dal campo, Valle si definisce un appassionato di sport a 360 gradi. “Mi piacciono tutti gli sport. Devo dire che sono una persona abbastanza sportiva e, se dovessi sceglierne solo uno, direi il padel.” Ma il calcio è il suo grande amore, e con esso arrivano anche i suoi rituali da giorno di partita. “Sì, sono superstizioso, ho diversi riti. Uno di questi, ad esempio, è entrare in campo sempre con il piede destro.”
Tanti influenzano la sua carriera ma specialmente suo padre. “A livello personale, direi che mio padre mi influenza maggiormente. È un grande appassionato di calcio e credo che mi abbia influenzato fin da quando ero bambino. Ha sempre giocato con me e mi ha sempre sostenuto. Con il passare degli anni, è sempre stato lì a tifare per me.”
Fuori dal campo, Valle apprezza le cose semplici. “Mi piace passare del tempo con la mia famiglia, con la mia ragazza e con gli amici. Penso che quando hai una vita così lontana da casa, apprezzi ancora di più il tempo che trascorri con loro.”
E se non fosse stato un calciatore? “Non te lo so dire al momento. Da bambino volevo fare l’insegnante, ma ora è difficile dirlo.”
Per quanto riguarda i programmi TV, ha in mente un classico spagnolo. “Beh, magari qui in Italia non è molto conosciuto, ma in Spagna è un classico e si chiama La que se avecina. È una parte importante della cultura spagnola.”
E per la musica, che genere ascolta? “Il mio preferito è probabilmente il reggaeton, è quello che ascolto più spesso.”

Se potesse dare un consiglio alla sua versione più giovane? “Beh, mi sarei incoraggiato a continuare a lavorare sodo, anche se potrebbe essere un percorso difficile, ma alla fine ne vale la pena.”
E il miglior consiglio che ha ricevuto? “Il miglior consiglio che mi sia mai stato dato è di godermela dall’inizio alla fine. E a volte non devo pensarci troppo e semplicemente apprezzare il momento.”
Prima di arrivare a Como, era mai stato sul Lago di Como? “No, mai… ma il lago è davvero bello e c’è anche una funicolare che credo vada fino in cima, mi piacerebbe vedere il panorama da lì.”
Se potesse invitare tre persone a cena? “Non lo so, probabilmente inviterei un amico o la mia ragazza. Sicuramente alcuni amici stretti. O i miei genitori, se potessero venire qui a Como, per esempio. E, visto che siamo in Italia, probabilmente mangeremmo della pasta o della pizza.”
È conosciuto per le sue abilità sul campo, ma in cosa è segretamente bravo? “Da bambino ero bravo in matematica, ma adesso, beh, dovremmo scoprirlo. Sono un po’ un nerd, so le capitali di molti paesi, ma per favore, non chiedetemelo adesso!”
Crescere a La Masia è stato un privilegio, e Valle lo sa bene. “È stato un privilegio, un vero e proprio privilegio. So che milioni di bambini in tutto il mondo vorrebbero essere a La Masia e crescere lì. È molto chiaro per me che grazie a quella parte della mia vita, sono privilegiato. Penso che il modo in cui ci formano lì non lo trovi da nessun’altra parte.”
E ora, dopo essere cresciuto nell’accademia celebre del Barcellona, viene allenato da un altro mito del club, Cesc Fabregas. “Beh, è un lusso. Penso che abbia vissuto un’era calcistica incredibile. Non c’è nulla da aggiungere. Tutti conoscono le sue conoscenze calcistiche ed è molto chiaro quello che ha in mente, e penso che si rifletta sia in campo che nel modo in cui giochiamo.”