È più facile tirare un calcio di rigore o cucinare un risotto alla milanese? Se lo chiede Niko Gioacchini, nuovo attaccante del Como 1907, sous chef del ristorante ‘Il Terzo Crotto’ per un giorno.
Sergio Melluso, proprietario del locale, sito in via Alessandro Volta a Cernobbio, spiega che cos’è un crotto: “È un anfratto naturale che penetra dentro i resti di antiche frane, creando un ambiente ideale per la stagionatura dei salumi e la maturazione del vino. Noi siamo il terzo in questa via, ma è l’uniko che ha continuato la sua attività, iniziata a fine ‘800”.
Con Gioacchini, in cucina, c’è lo chef, Samuele Luraschi, che racconta lo stile dei piatti de ‘Il Terzo Crotto’: “Seguiamo la tradizione, come dalla nonna: mangi abbondante, esci felice”.
E felice e divertito è Gioacchini. Dosa gli ingredienti, tasta il riso, ride tra le fiamme della cucina, pronto a preparare sciatt e risotto con l’ossobuco, tipici piatti lombardi: “Non mangiavo un risotto così dal 2011. E posso dire una cosa: dopo 13 anni è ancora più buono”.
Sì, Niko: ma è più facile tirare un calcio di rigore o fare un risotto? “Non ci sono dubbi: tirare un calcio di rigore!”.
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