
CALCIO
Dalla Pennsylvania al Lago di Como: Il Viaggio di Nick Hanushchak con la Borsa di Studio Como 1907

Il viaggio di Nick Hanushchak, da Springfield, Pennsylvania, fino alle sponde del Lago di Como, è stato un silenzioso atto di fede: l’opportunità di immergersi in un nuovo Paese, una nuova cultura e in un calcio completamente diverso.
Come primo beneficiario della Borsa di Studio Como 1907, il diciottenne difensore centrale ha trascorso un anno formativo, imparando il mestiere in uno degli ambienti calcistici più tattici al mondo.
Nato da genitori ucraini e cresciuto poco fuori Philadelphia, Hanushchak si è formato nell’Academy del Philadelphia Union prima di trasferirsi in Italia, a oltre 4.000 miglia da casa.
“È stata la mia prima vera esperienza di vita da solo, lontano dalla famiglia,” ha raccontato.
La sua routine a Como era intensa: allenamenti con la Primavera, lezioni di italiano tre volte a settimana con l’insegnante Elena, e lo studio online per proseguire il percorso scolastico.
Il passaggio dal calcio americano a quello italiano ha richiesto tempo e adattamento:
“Gli stili di gioco erano decisamente molto diversi,” ha spiegato. “Negli Stati Uniti è molto più fisico, basato su velocità e potenza. In Italia, invece, tutto è più tattico: impari molto sul gioco senza palla e sull’aspetto mentale.”Uno dei momenti più significativi della sua esperienza è stato l’allenamento con la prima squadra:
“Vedere quanto i professionisti curano ogni minimo dettaglio e affrontano ogni pallone al 100% è stata una delle esperienze più formative. Ho imparato tantissimo.”

Fuori dal campo, Hanushchak si è immerso nella vita quotidiana comasca. Vivere in una città incorniciata da montagne e affacciata sul lago era un sogno che ha saputo apprezzare appieno: dalle passeggiate lungo lago alle immancabili soste per il gelato, che, ci tiene a precisare, “È totalmente diverso da quello americano.”
La lingua è stata inizialmente un ostacolo, ma con costanza è riuscito a migliorare:
“L’italiano è una lingua difficile, ma giorno dopo giorno, parlando con più persone e imparando nuove frasi, è diventato più facile.”
Ha anche vissuto da vicino il mondo Como 1907 come tifoso: ha seguito regolarmente le partite allo stadio Sinigaglia Insieme alla famiglia ospitante, immergendosi nel ritmo e nell’atmosfera del calcio italiano.
Guardando avanti, Hanushchak resta con i piedi per terra:
“Mi piace vivere un giorno alla volta. Non penso troppo al futuro: mi concentro sulla scuola, sulla famiglia, sullo sport. E vediamo dove mi porterà questo percorso.”Il suo tempo al Como 1907 non è stato solo una tappa sportiva, ma l’inizio di un cammino più ampio, un ponte tra culture, continenti e sogni.
Un’esperienza che dimostra come la crescita più autentica avvenga quando si ha il coraggio di uscire dalla propria zona di comfort.


