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CALCIO

Andréa Le Borgne: un giovane maestro nel centrocampo della Primavera del Como 1907

A soli 18 anni, Andréa Le Borgne si è affermato come figura centrale della formazione Primavera del Como 1907, prendendo parte regolarmente anche agli allenamenti della prima squadra al fianco delle stelle francesi Lucas Da Cunha e Maxence Caqueret. Il centrocampista, nato a Neuilly-sur-Seine e arrivato dall’U19 dell’OGC Nice lo scorso gennaio, sta costruendo la sua carriera calcistica in Italia con notevole maturità.

Sin dal suo arrivo a Como, l’impatto di Le Borgne è stato immediato e significativo: 16 presenze, tre gol e un assist – numeri che raccontano solo in parte la sua efficacia nel centrocampo Bianco Blu.

“Sono stato attratto dal Como perché è un club in via di sviluppo dove si respira anche un clima molto familiare”, riflette Le Borgne, seduto in una delle sale del centro di allenamento del club. “La presenza di grandi nomi nel club ci aiuta nella creazione di un’identità e ci spinge a migliorare ogni giorno. Queste importanti personalità disegnano un percorso che possiamo visualizzare chiaramente.”

Il passaggio dalla Francia al calcio italiano presenta sfide uniche, ma Le Borgne le ha affrontate con l’intelligenza che lo contraddistingue. “Il calcio italiano è molto più basato sulla tattica e sul possesso palla”, analizza, ”mentre in Francia si dà più importanza all’impatto fisico. Queste differenze determinano il modo in cui si affronta ogni partita, ogni allenamento”.

Nell’assetto tattico della Primavera, Le Borgne opera come centrocampista centrale, collegando difesa e attacco con misurata precisione. “La mia posizione a centrocampo consiste nel trovare il giusto equilibrio”, spiega, con gli occhi che si illuminano quando si parla di sfumature tattiche. “Si tratta di aiutare e facilitare sia la fase difensiva che quella d’attacco. Qui in Italia bisogna leggere il gioco in modo diverso”.

La comunicazione diventa fondamentale in un ruolo del genere e Le Borgne ha affrontato questa sfida a testa alta. “Imparare l’italiano è una sfida quotidiana”, ammette con un sorriso. “Ma è fondamentale per facilitare gli scambi con l’allenatore e i compagni di squadra. Ci sono delle somiglianze con il francese, il che aiuta, ma padroneggiare il vocabolario calcistico è essenziale per comprendere immediatamente le istruzioni tattiche”.

Il suo sviluppo al Como è stato accelerato dall’esposizione alla prima squadra, comprese le interazioni con giocatori francesi come Lucas Da Cunha e Maxence Caqueret. “L’esperienza è stata preziosa”, riflette Le Borgne. “Il livello è diverso da quello della Primavera, soprattutto in termini di intensità e impatto fisico. Ma queste esperienze ci mostrano il livello richiesto per il calcio di Serie A”.

L’impegno di Le Borgne per lo sviluppo si estende oltre il campo. Proprio questo mese ha partecipato al Varane Camps di Hellemmes, in Francia, dove ha fatto da mentore a 70 giovani calciatori, dimostrando di comprendere l’impatto più ampio del calcio. 

Quando si è in un ambiente come quello di Como, dove lo sviluppo è prioritario, è naturale che si voglia restituire”, spiega. Il suo desiderio di creare iniziative simili per i giovani dopo la sua carriera dimostra una maturità che va oltre i suoi 18 anni.

Nella Primavera del Como, che in questa stagione è rimasta imbattuta con 21 vittorie e un solo pareggio, l’influenza di Le Borgne è stata significativa. “L’obiettivo è chiaro”, afferma con fermezza. “La promozione è fondamentale sia per il club che per noi giocatori. Lottiamo ogni giorno per raggiungere questo obiettivo e sappiamo che ce la faremo”.

Il giovane francese apprezza particolarmente l’ambiente variegato di Como. “È affascinante far parte di un club con giocatori di nazionalità ed età diverse”, osserva. I giocatori più anziani guidano i più giovani, creando un ambiente di apprendimento perfetto”. Il Como punta molto sui giovani talenti, e questa fiducia ci motiva a dare il massimo”.

Mentre il Como 1907 continua la sua traiettoria per diventare una destinazione calcistica globale, giocatori come Andrea Le Borgne rappresentano il futuro: giovani, tecnicamente dotati e pienamente allineati con la visione di sviluppo ed eccellenza del club. Il suo viaggio da Neuilly-sur-Seine a Como, passando per Nizza, è più di una storia personale: è una testimonianza della strategia di successo del club, che unisce il talento internazionale a uno sviluppo mirato.