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CALCIO

Kühn mostra il suo passo alla prima con il Como

Velocità, qualità e gol. Così Cesc Fàbregas ha riassunto ciò che si aspetta da Nicolas Kühn al Como 1907. L’ala tedesca, da tempo nel radar dell’allenatore spagnolo, ha già dimostrato queste caratteristiche durante la sua esperienza al Celtic, dove ha conquistato due campionati, si è messo in luce nelle notti europee e ha chiuso l’ultima stagione con 21 gol complessivi.

Ora, a 25 anni, Kühn è pronto per una nuova sfida. E se Fàbregas lo ha voluto fortemente, il giocatore non ha esitato a sposare il progetto tecnico e sportivo del Como.

“Credo che qui ci sia un progetto importante, ed è fantastico farne parte”, ha dichiarato Kühn.
“Ho avuto un’ottima conversazione con Fàbregas. In realtà, c’erano già stati contatti prima ancora che andassi al Celtic, quindi mi conosce da un paio d’anni e mi ha detto chiaramente di volermi qui. È stata una delle ragioni principali per cui ho scelto Como: mi ha convinto, e credo che il suo stile di gioco sia perfetto per me.”

L’entusiasmo del tedesco per questa nuova avventura è evidente, e ha già avuto modo di debuttare con la maglia del Como nella vittoria per 3-1 contro l’Al Ahli nella Como Cup.
Nei suoi primi 45 minuti in campo ha mostrato accelerazioni e personalità, dando un primo assaggio di ciò che potrà offrire alla squadra.

Oltre a ritrovare ex compagni del Celtic impegnati nel torneo “Football on the Lake”, il trasferimento in Italia gli ha anche permesso di avvicinarsi a ciò che conta di più per lui: la famiglia. La distanza tra la Scozia e la Germania aveva reso difficili le visite, ma da Como tutto è più semplice.

Tra le persone più felici per il suo arrivo in riva al Lario c’è sicuramente sua madre, che ha partecipato alla firma del contratto portando con sé un oggetto speciale: i primi scarpini indossati da Nicolas all’età di quattro anni.

“Non so nemmeno che numero fossero», scherza Kühn. “Per mia madre hanno un grande valore. Li porta sempre con sé. Ogni volta che mi trasferisco, li tira fuori.
Ora che non sono più così lontano come in Scozia, potranno venirmi a trovare più facilmente. E credo che li vedrò molto più spesso.”

Nel frattempo, ha iniziato a esplorare la zona, tra visite in Lombardia e primi assaggi della cucina locale — un cambiamento notevole rispetto a ciò cui era abituato a Glasgow.

“Como è un posto incredibile. Credo che non ci siano molti luoghi migliori dove vivere. E il cibo… davvero straordinario.
La cucina italiana è tra le migliori al mondo, tutti lo sanno. Quella scozzese… beh, forse un po’ meno.
Le persone in Scozia sono fantastiche, le adoro, ma sul cibo c’è margine di miglioramento!” Kühn ha momentaneamente lasciato da parte le notti europee, dopo una stagione di alto livello in Champions League. Ma è convinto di aver scelto un club con grandi ambizioni.

“Al Celtic volevamo giocare un calcio offensivo, e abbiamo segnato tantissimo. Qui vogliamo fare lo stesso: abbiamo una squadra e un allenatore molto ambiziosi.
Ci aspettano grandi partite, anche in stadi importanti. Certo, il Celtic Park è un luogo speciale — e le notti europee dell’anno scorso sono state incredibili — ma con questa squadra e con il gioco che vogliamo proporre, sono sicuro che vivremo serate straordinarie anche qui.”