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CALCIO

Rossella Sardu Gioca con Volontà

Alla fine di una stagione che ha definito le ambizioni del Como 1907 Femminile, BLU ha incontrato la capitana Rossella Sardu per parlare di leadership, di valori e dell’evoluzione del calcio femminile in Italia.

Per Rossella Sardu, il calcio non è mai stato semplicemente un gioco: è sempre stato parte integrante della sua vita. Figlia di un grande appassionato, è cresciuta a bordo campo, seguendo con ammirazione ogni allenamento e partita del padre. “Giocare a calcio è sempre stato naturale per me”, racconta. “Giocavo sempre, a qualsiasi ora. Era la passione di mio padre, e io non mi perdevo una sua partita o un suo allenamento.”

Quel primo amore per il pallone si sarebbe presto trasformato in una vera vocazione. A 14 anni, Sardu muove i suoi primi passi ufficiali nel mondo del calcio, partecipando a un provino con la Torres, la squadra che avrebbe segnato l’inizio della sua carriera. “Ho sempre desiderato diventare una calciatrice”, spiega. “Così, intorno ai 14 anni, i miei genitori mi portarono a fare un provino con la Torres, che fu la mia prima squadra!”.

Fu l’inizio di una carriera destinata a durare quasi vent’anni, portandola a calcare i campi di tutto il panorama calcistico italiano. Sardu ha vestito le maglie di Roma CF, Orlandia97, Chiasiellis, Tavagnacco, Valpolicella, ChievoVerona Valpo e Hellas Verona — accumulando non solo esperienza, ma anche la reputazione di essere una presenza costante a centrocampo e una leader di rispetto. Durante la sua permanenza alla Torres, ha festeggiato successi importanti, tra cui la vittoria della Coppa Italia nella stagione 2007–08 e della Italy Women’s Cup nel 2008.

Nel 2024 è approdata al Como 1907 Femminile, una squadra in forte crescita e con grandi ambizioni. “Ciò che mi ha convinta a venire qui è stata la professionalità e l’importanza del progetto”, spiega. “Sono felice di essere qui e di poter contribuire alla crescita della squadra.”

Per Sardu, questa stagione ha significato molto più dei semplici risultati sul campo. È stata l’occasione per contribuire alla costruzione di una squadra ambiziosa, all’interno di un club che guarda oltre gli obiettivi a breve termine. “Il mio obiettivo è svolgere bene il mio lavoro, dagli allenamenti alle partite”, racconta. “Giocare in un club come il Como, con un progetto così importante, è un privilegio per noi giocatrici — e per tutto il calcio femminile. Un club ben strutturato, con tanta voglia di emergere, favorisce l’intero progetto.”

Avendo vissuto in prima persona il cambiamento nella visibilità e negli investimenti nel calcio femminile italiano, Sardu offre una visione lucida e consapevole. “Il progetto è cresciuto molto negli anni, arrivando anche al riconoscimento del professionismo nella massima serie», osserva. “Ma ci sono ancora molti aspetti da migliorare, soprattutto nei campionati dilettantistici — come le strutture e la formazione di chi opera nel settore — per poter garantire maggiori opportunità alle generazioni future.”

Il suo impegno nel contribuire alla crescita del club va di pari passo con il suo sangue freddo. “Mi trovo bene in questa squadra”, afferma con semplicità. “Sono una persona che si adatta facilmente a diversi stili di gioco. Siamo un gruppo di ragazze provenienti da percorsi diversi — da inizio anno siamo cresciute molto assieme e possiamo ancora migliorare tanto.”

Fuori dal campo, Sardu conduce una vita tranquilla. “Le mie giornate sono abbastanza tranquille. Trascorro molto tempo con il mio cane e dedicandomi alle attività di tutti i giorni, ma appena posso mi piace esplorare e conoscere nuovi luoghi” racconta. “Ho una passione per le sneakers, per il Real Madrid e per il tennis”.

E poi c’è il suo numero, il 7. Un dettaglio piccolo ma significativo per una giocatrice che ha costruito la sua carriera sulla volontà. “All’inizio della mia carriera giocavo come esterno destro, e tradizionalmente il numero 7 è assegnato a quel ruolo. Da allora non l’ho più cambiato, ormai è parte di me.”

Per le giovani calciatrici che sognano di seguire il suo percorso, il consiglio di Sardu è chiaro e gentile: “Impegnatevi sempre, non pensate mai di essere arrivate, e scegliete modelli positivi da cui trarre ispirazione.”

Con Sardu alla guida, il progetto del Como 1907 Femminile ha basi solide e un futuro ricco di possibilità. Da bambina ha iniziato il suo viaggio a bordo campo, oggi invece guida la nuova generazione verso il cuore del gioco.