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Scopriamo i capolavori architettonici imperdibili in un itinerario tra la città e il lago.

Negli anni in cui si costruisce lo Stadio Sinigaglia, casa del Como 1907, a Como e dintorni nascono altri capolavori architettonici.
Scopriamoli in un itinerario tra la città e il lago.

Camminare per le vie di Como significa immergersi in una storia in cui l’architettura ricopre un posto privilegiato, con artisti di fama mondiale che hanno lasciato tracce ben visibili. Proprio qui, infatti, tra le due guerre mondiali, il movimento razionalista italiano raggiunge il suo apice con la Casa del Fascio, inaugurata nel 1932, progettata dall’architetto comasco Giuseppe Terragni. L’opera si trova nel cuore della città, dietro al Duomo. Ed è da qui che parte la passeggiata che passando per piazza Cavour e costeggiando il lago – con a destra la diga foranea, al vertice della quale si erge Life Electric dell’archistar Daniel Libeskind – porta al quartiere razionalista, con al centro lo stadio Sinigaglia, casa del Como 1907.

Il quartiere razionalista

Il movimento razionalista, che interpreta l’esperienza internazionale del Movimento Moderno, ha raccolto a Como grandi architetti e artisti che con le loro opere hanno donato alla città un tratto peculiare, riconosciuto in Italia e all’estero. Linee pulite, forme essenziali, niente orpelli. È quanto si percepisce dando uno sguardo di insieme ai monumenti del quartiere. Arrivando dal centro, sulla sinistra si trova uno degli edifici simbolo della città, il Novocomum di Giuseppe Terragni, casa per appartamenti, conosciuto dai comaschi come Transatlantico per l’aspetto che richiama quello di una nave e considerato il primo importante esempio di razionalismo italiano.

Dal terrazzo del Novocomum si ha uno sguardo privilegiato sullo stadio Sinigaglia, realizzato negli stessi anni, tra il 1925 e il 1927, e successivamente modificato e ampliato. Il complesso accoglie anche una piscina, con la presenza di mattoni di vetrocemento originali dai quali, nelle giornate di sole, filtra una luce molto particolare.

Accanto allo stadio sorge il Monumento ai Caduti, una torre celebrativa per i caduti della prima guerra mondiale, costruita su un disegno del comasco Antonio Sant’Elia, uno dei grandi visionari del pensiero urbano mondiale.

Basta girarsi verso la montagna di Brunate (e la sua funicolare) per incontrare con lo sguardo un monumento che, fino all’ingresso dell’euro, campeggiava sulla banconota da 10mila lire. È il Tempio Voltiano, museo che ospita gli strumenti scientifici del comasco Alessandro Volta, inventore della pila, costruito sempre sul finire degli Anni ’20 del Novecento per ricordare un evento importantissimo per la città, la grande Esposizione internazionale del 1899, che proprio in quest’area era stata organizzata. Il Tempio è in stile neoclassico, lontano dalle linee dell’architettura razionalista, ma in dialogo perfetto con i monumenti vicini e con i Giardini a lago.

Razionalismo a Como

Cosa vedere intorno allo stadio Sinigaglia

Novocomum, viale Sinigaglia 1

Monumento ai Caduti, viale Puecher

Canottieri Lario, viale Puecher 6

Aeroclub Como, viale Masia 44

Casa Giuliani-Frigerio, viale Rosselli 24

Cosa vedere in città e poco fuori

Casa del Fascio, piazza del Popolo 4

Asilo Sant’Elia, via Alciato 15

Fontana di Camerlata, piazza Camerlata

Gli hotel
Procedendo dal quartiere razionalista verso il paese di Cernobbio, all’altezza di Villa Olmo si incontra l’hotel Hilton, inaugurato nel 2018 e costruito su un’area che per moltissimi anni ha ospitato un’industria serica, attività centrale del passato economico della città di Como. La costruzione richiama l’architettura industriale, con larghe finestre e una terrazza dalla quale si gode un panorama meraviglioso. Di pregevole architettura è l’hotel Il Sereno, sulla sponda opposta del lago, a Torno, dove è possibile arrivare comodamente con un battello. A firmare il progetto è l’architetta e designer Patricia Urquiola che, con un accento contemporaneo, ha reinterpretato il razionalismo della Casa del Fascio di Giuseppe Terragni.

Da vedere
Hilton Lake Como, via Borgo Vico 241, Como
Il Sereno, via Torrazza 10, Torno

L’Isola Comacina e le case per artisti
Proseguendo con il battello fino all’Isola Comacina, l’unica isola del lago di Como, si incontra un esperimento architettonico nato nei primi decenni del secolo scorso dalla mano dell’architetto locale Pietro Lingeri. Si tratta di tre piccole Case moderne in pietra che, secondo un progetto promosso dall’Accademia di Belle Arti di Brera di Milano, vengono destinate ad artisti che vogliono passare alcuni periodi in perfetta solitudine, immersi in un paesaggio capace di ispirare.

Sapevi che…?
Il primo edificio in cemento armato di Como è il Politeama, progetto dell’architetto Federico Frigerio, costruito nel 1910. Un tempo teatro e poi cinema, oggi è in attesa di recupero e nuova destinazione. Si trova nel centro della città, in piazza Cacciatori delle Alpi 3.