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LIFESTYLE

Il Lago di Como ispira la Fotografia di Borlenghi

Il lago non smette mai di regalarmi qualcosa di incredibile. Gli atleti si allenano in palestra, io ho affinato le mie abilità sul lago” – Carlo Borlenghi.

Nato a Bellano, sulle rive del Lago di Como, nel 1956, Carlo Borlenghi ha intrapreso il percorso che lo avrebbe portato a diventare uno dei principali fotografi di vela al mondo proprio nelle acque vicino a casa. Ha iniziato immortalando le regate locali, attratto dal movimento delle vele che solcavano la superficie del lago. Quelle prime immagini hanno gettato le basi per una carriera che lo avrebbe portato in giro per il mondo, pur restando sempre sotto l’influenza del Lago di Como.

La sua capacità di catturare il dinamismo e l’eleganza della vela lo ha presto spinto oltre i confini del lago. La collaborazione con la rivista Uomo Mare Vogue gli ha aperto le porte delle principali regate internazionali. Nel corso degli anni è diventato il fotografo ufficiale di numerosi prestigiosi eventi Rolex di vela ed è stato coinvolto in diverse campagne dell’America’s Cup, da Azzurra a Newport fino a Luna Rossa ad Auckland. Il suo portfolio include collaborazioni con il celebre velista Giovanni Soldini, documentando imbarcazioni alle prese con le acque più impegnative del mondo.

I suoi scatti, riconosciuti grazie alla loro precisione e raffinatezza, sono stati esposti a livello internazionale, ad esempio presso lo spazio Louis Vuitton a Parigi e il Mairie du XVI Arrondissement. Che si tratti di catturare la potenza di una regata sull’oceano o la quiete di una barca solitaria sul Lago di Como, la fotografia di Borlenghi combina maestria nella tecnica e una profonda comprensione dello sport.

Nel corso della sua carriera, Borlenghi ha ricevuto numerosi riconoscimenti per il suo contributo alla fotografia di vela. Nel 1983 gli è stato assegnato il premio Marian Skubin per la migliore fotografia sportiva pubblicata in Italia. Per tre anni consecutivi ha vinto il premio Marina di Pescara, che celebra il contributo alla cultura velica in Italia. Nel 1986 ha ricevuto il Grand Prix Professional de la Photo de Mer a Parigi, organizzato dalla Camera di Commercio francese. Le sue capacità sono state ulteriormente riconosciute e premiate nel 2003 con il premio Omega come miglior fotografo sportivo italiano. Nel 2007 ha ottenuto il Grand Prix de l’Image Course au Large al Salon Nautique di Parigi e, nello stesso anno, ha ricevuto un’onorificenza dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano per la sua dedizione alla fotografia velica.

Durante la pandemia di COVID-19, Borlenghi ha affrontato una nuova sfida: imparare a catturare i volti. Abituato a immortalare la vastità del mare, ha spostato il suo sguardo sul volto umano, affinando le sue capacità in un ambito completamente nuovo. Dopo il lockdown, ha dato vita ad un ambizioso progetto personale: documentare ogni singolo abitante del suo paese natale, Bellano. La serie è diventata una testimonianza di resilienza e senso di comunità, catturando l’essenza di coloro che compongono il luogo in cui è cresciuto.

Nonostante decenni trascorsi a raccontare il mare aperto, Borlenghi riconosce nel Lago di Como il punto di partenza della sua passione. Ricorda spesso i primi scatti ai suoi amici che gareggiavano tra le onde del lago, momenti che inconsapevolmente hanno dato il via alla sua carriera. La sua capacità di rappresentare sia la quiete che l’intensità della vela affonda le radici in quelle prime esperienze, come prova del fatto che, ovunque lo porti il suo lavoro, il suo sguardo continuerà sempre a riflettere l’anima di Como.

Per scoprire di più sul lavoro di Carlo Borlenghi: www.carloborlenghi.com.