
CALCIO
La Doppia Intervista: Álex Valle e Iván Azón
Álex Valle e Iván Azón sono arrivati al Como 1907 durante la sessione di mercato invernale 2024/25. Valle è un terzino sinistro cresciuto nelle giovanili del Barcellona. Nel 2022 ha debuttato nel Barcelona B per poi passare in prestito prima all’ FC Andorra e al Levante UD, poi al Celtic FC. L’attaccante spagnolo Iván Azón è invece un prodotto del vivaio del Real Zaragoza. Dal suo esordio in prima squadra nel 2020, ha collezionato 140 presenze e 25 reti con il club della sua città natale prima di approdare in Italia.
Entrambi portano con sé un bagaglio ricco di esperienze dalla Spagna e sono pronti a lasciare il segno in Serie A. In questa intervista esclusiva, si scambiano domande a vicenda, raccontandosi aneddoti e sfide, condividendo una passione comune per la musica pop spagnola.
Álex a Iván: Cosa ti ha spinto a venire a Como? Com’è stato l’impatto iniziale?
Iván: I primi giorni sono stati difficili. È la prima volta che lascio casa. Non so se anche per te è stato così.
Álex: No, io ho viaggiato un po’ di più.
Iván: Per me, arrivare al Como è stato un grande passo avanti nella carriera, un’opportunità importante in un club ambizioso. Lasciare la famiglia e tutto ciò che conoscevo non è facile, ma affronto questa nuova avventura con grande entusiasmo.
Iván ad Álex: Come terzino sinistro, hai affrontato molti esterni. Chi è stato l’avversario più difficile e cosa hai imparato da quella partita o da lui?
Álex: Per fortuna non ho ancora giocato contro di te! A parte gli scherzi, ce ne sono tanti a livelli alti. Se devo sceglierne due, direi Dembélé, ai tempi del Barça – anche se solo in allenamento – e Leão, davvero fortissimo. Il livello è molto alto.
Álex a Iván: Hai avuto l’opportunità di rappresentare la Spagna a livello Under 21. Raccontami un po’ com’è stata quell’esperienza. In cosa è diverso giocare a calcio a livello internazionale?

Iván: Sì, sono stato convocato due volte con la nazionale Under 21. La prima volta ero abbastanza giovane, penso di avere avuto 18 o 19 anni, ed è stato molto importante per me perché rappresentava un bel passo avanti nella mia carriera: ti confronti con giocatori di altissimo livello. Ho avuto anche la fortuna di viverla insieme a due compagni del Zaragoza, Francho e Alejandro Francés. Essere lì con loro, con la squadra, ha reso tutto più semplice, mi ha aiutato ad ambientarmi e adattarmi. E anche qui, con te e gli altri ragazzi spagnoli, mi sto adattando molto più velocemente.
Álex: Sono d’accordo, è stato tutto molto più semplice. Alla fine, lo spagnolo e l’italiano sono lingue molto simili. E la verità è che qui mi trovo davvero bene.
Iván ad Álex: Far parte della celebre academy del Barcelona, La Masia, è il sogno di molti. Puoi raccontarci un ricordo speciale di quel periodo o un’esperienza particolare che ti è rimasta impressa?
Álex: Penso che la cosa speciale sia viverla nel quotidiano. Alla fine, io sono stato lì solo per due anni. Però per giocatori come Gavi, Fermín e tanti altri più noti, che ci sono rimasti sei anni o anche di più, La Masia diventa casa tua, diventa la tua famiglia. Anche se ci sono stato per meno tempo, ti senti comunque un privilegiato, perché, come dicevi tu, chi non vorrebbe essere o crescere a La Masia? Ci sono tantissimi bambini in tutto il mondo che conoscono o amano il Barça, quindi alla fine dei conti, è impossibile non provare un senso di privilegio. È un privilegio per tutti. Io mi sento molto fortunato ad essere di Barcellona.
Álex a Iván: Come va con l’italiano?
Iván: Sto facendo lezioni di italiano perché voglio imparare il più velocemente possibile. Ovviamente l’italiano è molto simile allo spagnolo, ma quando iniziano a parlarti e provi a capire tutto quello che si dice nelle varie conversazioni, diventa difficile. Capire è più semplice, ma parlare è un po’ più complicato. Con queste lezioni penso che sarà tutto molto più facile. Tra italiano e spagnolo, più o meno ci si capisce.
Iván ad Álex: Parliamo di cibo. Hai trovato un piatto tipico di Como che ti è piaciuto particolarmente? Hai un piatto italiano preferito o un ristorante del cuore?

Álex: Secondo me, non c’è bisogno di allontanarsi troppo dai piatti di pasta. E così anche per la pizza; la qualità del cibo è fenomenale.Voglio dire, dopo gli ultimi sei mesi passati dove sono stato — e con tutto l’affetto e la gratitudine che nutro per Glasgow, in cui sono stato trattato benissimo — non c’è paragone. Quando si parla di cibo, ci sono diversi livelli, e qui siamo davvero su uno molto alto. La cucina è molto simile a quella spagnola.
Iván ad Álex: Con chi ti piacerebbe cenare, tra calciatori o altri personaggi? So che al Barça hai conosciuto tanti grandi giocatori, ma guardando anche ad altri ambiti della vita, c’è qualcuno che ti piacerebbe incontrare di persona?
Álex: Nel calcio… tu, ovviamente. Te ne dico un’altra. Mi piacerebbe condividere qualche momento con Jordi Alba, perché è sempre stato il mio idolo. Crescendo, ho iniziato a capire di più il calcio e del contesto. Mi piaceva tantissimo vederlo giocare. Era fenomenale. È il migliore che abbia mai visto giocare.
Álex a Iván: Hai un talento nascosto?
Iván: Più che un talento, ci tengo a sottolineare l’importanza degli studi. Non sempre si dà il giusto peso all’istruzione in questo mestiere, ma io la considero fondamentale per il futuro. Tu?
Álex: Ora che hai nominati lo studio, qualunque cosa io dica sembrerà banale…
Iván ad Álex: Ok, ma quando non ti alleni e non giochi, come ti piace trascorrere il tempo libero? Hai qualche hobby o attività che ti aiuta a rilassarti?
Álex: Mi piace fare passeggiate con la mia ragazza e il mio cane. La città è davvero spettacolare. La qualità della vita è molto alta. Il lago è bellissimo e anche il paese in sé è davvero incantevole. Ho già visto tanto, ma c’è ancora molto da scoprire. Per il resto, sono un tipo abbastanza tranquillo. Mi piace anche stare a casa con la mia ragazza, e quando vengono a trovarmi gli amici dalla Spagna o la mia famiglia, quello mi rende felice.
Álex a Iván: Che musica ascolti di solito?

Iván: Di solito ascolto pop spagnolo. Pop spagnolo un po’ retrò. È grazie alla mia famiglia e alla mia ragazza che ho iniziato ad ascoltare questi generi; loro mi hanno reso più “musicale”. Mi piace anche la musica elettronica, soprattutto prima delle partite, tipo David Guetta. Questo tipo di musica mi fa proprio entrare nel gioco. Mi aiuta a caricarmi prima di una partita. La trovo molto incredibile. E tu invece, che tipo di musica ascolti?
Álex: A parte il giorno della partita, sono come te. Ho gusti musicali simili. Il Mitico pop spagnolo è la mia prima scelta, soprattutto in macchina. Mi piace anche il reggaeton, oppure ascolto i successi globali della top 50. In realtà ascolto un po’ di tutto.
Iván ad Álex: Hai dei rituali o superstizioni prima delle partite?

Álex: Ne ho tante. Credo che, se vinco, devo ricordarmi tutto quello che ho fatto la settimana precedente… e forse dovrò rifarlo allo stesso modo. Perché se vinci, difficilmente cambi qualcosa. Non so quante cose potrei raccontarti, ma sarebbero davvero tante. Soprattutto il giorno della partita, da quando mi sveglio, quello che mangio, fino a quando arriviamo allo stadio. Faccio tante cose anche nello stadio. Entro in campo con il piede destro per primo, poi saluto. Tocco il terreno con una mano, bacio il polso. Ho davvero tante abitudini. Se inizio a raccontarle tutte, non finiamo più l’intervista. E tu?
Iván: Non ho molte abitudini particolari. L’altro giorno ho fasciato il polso perché ho fatto un’operazione al polso. Molti a Zaragoza mi hanno criticato per questo e mi hanno detto di smettere. Ho provato a spiegare che vorrei farlo ma non posso perché devo portarlo sempre per precauzione. Però, in generale, cerco di evitare tutto ciò che riguarda la superstizione. Non mi piace, non voglio alimentarla.
Álex a Iván: Cosa hai pensato di me la prima volta che mi hai visto? Io credo di averti seguito prima su Instagram.
Iván: Sì, è possibile. Ho sentito parlare di te tramite la mia agenzia, ma ti seguivo già da un po’.
Álex: Ho chiesto in giro e mi hanno detto che sei una brava persona.
Iván: Penso che ci troviamo molto bene. Andiamo d’accordo in campo, e quella è la cosa più importante.
Per vedere l’intervista completa, vai su Como TV: https://tv.comofootball.com