
CALCIO
Maxence Caqueret, Regista Col Fiuto Del Gol
Il tramonto cala sul Sinigaglia quando il Como capisce di avere bisogno d’ispirazione. Sotto 0‑1 contro il Cagliari, dal nulla sboccia una combinazione fra i due dei cervelli del centrocampo lariano: filtrante taglia‑linee di Máximo Perrone, inserimento in terza linea di Maxence Caqueret, tocco sotto morbido che scavalca Caprile e si infila in rete. Per un attimo regna il silenzio: la bandierina è alzata. Poi arriva il verdetto del VAR, il boato del pubblico e la rinascita del Como.
“Sono felicissimo di aver segnato il mio primo gol con il Como. L’assist di Perrone è stato perfetto… no, davvero, oggi sono solo molto felice” commenta Caqueret
“È stato un gol emozionante, ma abbiamo dovuto attendere la conferma: non ero sicuro di essere in offside. Quando l’arbitro ha convalidato mi sono riempito di gioia, è fantastico per la squadra.”

Il pallonetto di Caqueret arriva al 40′ e rianima la squadra di Fàbregas: qualche minuto dopo Strefezza firma il suo terzo centro consecutivo e nella ripresa Cutrone, dopo quattro mesi a secco, chiude i conti per il 3‑1 finale. Numeri alla mano, in appena un’ora di gioco il numero 80 trova tre volte la conclusione (una in porta, decisiva), vince un contrasto, svetta in tre duelli aerei e orchestra un possesso che lievita fino al 62 %.
“Abbiamo dovuto aspettare due volte: anche sul gol di Patrick c’è stato il check fuorigioco… ma alla fine è stato convalidato e siamo tutti felici per la vittoria”
La sua analisi è lucida, come la regia che dispensa in campo.
“Sapevamo che dopo l’1‑0 dovevamo reagire: i primi venti minuti non sono stati buoni, poi la reazione collettiva ha fatto la differenza. Con il pareggio e il gol di Strefezza siamo tornati in partita, la squadra ha mostrato grande carattere e così sono arrivati i tre punti”

Il successo sul Cagliari vale la sesta vittoria consecutiva, impresa che una neopromossa non firmava da oltre cinquant’anni, con la classifica che segna 48 punti.
“Sì, il nostro obiettivo è restare decimi. Ora ci servono altre due vittorie per blindare la posizione”
“Quando sono arrivato a gennaio la priorità era la salvezza; dopo cinque‑sei partite ho capito che eravamo una squadra davvero forte e che potevamo puntare più in alto”
“Non mi aspettavo di trovare un gruppo così: ogni giocatore è di grande qualità, il mister è incredibile. Ci stiamo divertendo e stiamo già preparando la prossima stagione; vincere sei partite di fila dimostra il nostro valore”
Nel tunnel, subito dopo il fischio finale, Caqueret riceve la carezza del suo allenatore.
“Il Mister, in francese, mi ha detto: “Contro l’Hellas Verona segnerai di nuovo”. Spero proprio di riuscirci!”
L’ammirazione è reciproca.
“Da ex centrocampista parla con me ogni settimana, mi fa crescere tantissimo. Con lui è semplicemente… incredibile. Ricevo consigli preziosi ogni settimana”

Il trasferimento dal Lione a Como è stato un salto dentro un calcio più tattico e collettivo.
“In Francia il calcio è più istintivo; in Italia la tattica è tutto. Qui si gioca con più struttura collettiva, mentre in Ligue 1 spesso conta l’estro individuale di un singolo”
Per calarsi ancora di più nella nuova realtà, Caqueret ha un obiettivo linguistico ben preciso:
“Sto imparando l’italiano e spero, nella prossima stagione, di fare interviste così completamente in italiano”
La Serie A lo ha già messo alla prova.

“La partita più complicata è stata contro il Bologna: squadra compatta, progetto solido. Quando li abbiamo affrontati, sono stati i migliori che abbia incontrato”
Con 16 presenze, 1 gol e 3 assist in BiancoBlu, il centrocampista francese intende alzare l’asticella.
“Segnare il primo gol con questa maglia, su un assist top di Perrone, è un giorno bellissimo per me. Poi Strefezza e Patrick hanno chiuso la partita con due splendide reti: siamo felici per il club, per i compagni, per i tifosi”
La sua visione di gioco, l’aggressività nel pressing e la nuova confidenza sotto porta sono i pilastri su cui Fàbregas vuole costruire il Como del futuro. Con Caqueret in cabina di regia, il lago continua a riflettere sogni che ora sembrano finalmente alla portata.
