
CALCIO
A tu per tu con Nico Paz e Assane Diao
Due giovani talenti, due percorsi diversi, un’unica ambizione di aiutare il Como 1907 a eccellere in Serie A. Nicolás Paz, estroso centrocampista cresciuto nel Real Madrid, e Assane Diao, energico attaccante proveniente dal Real Betis, hanno stretto rapidamente un forte legame, dentro e fuori dal campo. In questa intervista esclusiva, si pongono alcune domande a vicenda, raccontano esperienze, prime impressioni e i momenti che hanno segnato il loro percorso fino a oggi.
Serie A e Calcio Internazionale
Diao: Nico, sei passato dal Real Madrid al Como. Come hai vissuto questo percorso?
Paz: È stato un cambiamento enorme. Giocare nelle giovanili a Madrid è una gran cosa, ma entrare nella prima categoria e affrontare giocatori di altissimo livello in Serie A è tutta un’altra storia. Inizialmente, è stato difficile ma è stata una transizione molto positiva. Mi sto ambientando bene e voglio continuare a crescere.
E tu? Hai avuto un inizio notevole a Como. Cosa apprezzi di più del giocare qui?
Diao: Sì, ho iniziato al meglio e direi che sia io che il club siamo entusiasti. Quello che apprezzo di più è il legame che c’è tra i giocatori. Sembra davvero una grande famiglia, e si riflette anche nel nostro modo di giocare. Questo è un fattore importante per me: mi sento sicuro e libero di esprimermi in campo.
Diao: Tuo padre è stato un calciatore professionista. Il suo percorso ha influenzato la tua carriera?
Paz: Tantissimo. Il fatto che abbia vissuto le stesse esperienze che sto vivendo io ora significa che sa esattamente cosa consigliarmi. I suoi suggerimenti mi aiutano a restare con i piedi per terra e a mantenere la concentrazione. Averlo al mio fianco è un grande vantaggio.
E da bambino, chi era il tuo idolo calcistico?
Diao: Messi, senza dubbio. Ma se dovessi scegliere un altro giocatore di cui adoravo lo stile, direi Isco. Era incredibile, con il pallone faceva delle magie. E tu hai potuto giocare con lui, giusto?
Paz: Sì! È stato incredibile. Anche io lo ammiravo tantissimo all’epoca.

Diao: Hai servito un assist a Messi nel tuo debutto con l’Argentina. Che cosa hai provato?
Paz: Onestamente, il momento più bello della mia carriera fino ad ora. Fare un assist al miglior giocatore della storia, e per di più nel mio esordio, è stato surreale. Considerata l’età di Leo, non avrei mai pensato che avrei avuto la possibilità di giocare con lui, ma è successo. È stata una delle cose più belle che potessero capitarmi nella vita.
Paz: Hai affrontato difensori di alto livello. Chi è stato l’avversario più duro fino ad ora?
Diao: Ci sono tanti grandi difensori in Serie A, ma se devo fare il nome di alcuni più tosti direi Kolašinac, Di Lorenzo e Theo Hernández. Il livello è altissimo. Ogni partita è una sfida.
Vita a Como e Fuori dal Campo
Diao: Hai imparato un po’ di italiano da quando sei arrivato? Qual è la tua frase preferita?
Paz: Sto ancora imparando, ma capisco quasi tutto. Parlare è un po’ più difficile; faccio ancora qualche errore. La mia frase preferita? Sei brutto!
E a te invece? Cosa ti piace di più della vita a Como fino ad ora?
Diao: È un posto così tranquillo. Ovunque vai, vedi il lago, gli edifici incantevoli… è spettacolare. Mi piace tantissimo vivere qui.
Hai scoperto qualche piatto locale che ti piace particolarmente? Qual è il tuo cibo italiano preferito?
Paz: Non credo di aver ancora trovato un vero piatto locale che preferisco, ma mangio la lasagna quasi tutti i giorni. Già la adoravo in Spagna, ma qui? È tutta un’altra cosa.
Se non fossi un calciatore, cosa faresti?
Diao: Non ne ho idea! Da bambino, ogni volta che mi chiedevano cosa volessi fare da grande, rispondevo sempre “il calciatore”. E se non fosse stato quello… chissà! Non ho mai avuto un vero piano B.
C’è qualcosa che la gente non sa di te?
Paz: Direi molte cose, perché nessuno conosce davvero la mia vita privata. Ma se devo sceglierne una… do molta importanza ai gesti gentili e ai regali. Faccio caso ai dettagli e mi piace essere premuroso con le persone che amo.
Diao: Allora rimango in attesa dei tuoi gesti premurosi!
Paz: Ho detto con le persone che amo, eh? Ahaha!

Musica, Superstizioni e Sfide in Allenamento
Diao: Quale canzone o genere musicale non può mancare nella tua playlist prima delle partite?
Paz: Dipende dal mio umore, ma di solito Bad Bunny, soprattutto il suo nuovo album. Ascolto anche Rels B e Don Patricio. Tu invece?
Diao: Stessa cosa! Mi piacciono gli artisti spagnoli, ma prima delle partite ascolto anche musica elettronica. Mi dà la carica.
Paz: Hai qualche rito o superstizione prima delle partite?
Diao: Prego sempre prima di entrare in campo. Sono molto religioso e fidarmi dell’aiuto di Dio mi dà serenità prima della partita.
Paz: Sembra che stia funzionando; sarà meglio continuare a pregare!
Diao: Se dovessi formare una band con altri tre compagni di squadra, chi sceglieresti e quale strumento suoneresti?
Paz: Facile! Álex, Maxi e te. Tu che dici? Ovviamente, tu suoneresti la batteria. È la più facile, basta colpire qualcosa! E dato che non sei poi così intelligente… ahaha!
Qual è stata la tua prima impressione su di me?
Diao: All’inizio pensavo fossi un po’ timido. Ma l’ho pensato solo per due giorni. Già dal terzo, facevi battute e scherzavi con tutti, soprattutto con me come tuo bersaglio. Però, onestamente, sei un grande. Sei una persona da 10 su 10.
E la tua prima impressione su di me?
Paz: Ho pensato: “Questo ragazzo è sicuramente un pagliaccio.” Ma, scherzi a parte, in realtà sei un bravissimo ragazzo. Un po’ casinista, ma di sicuro un compagno di squadra incredibile.

L’Ultima Parola
Diao: Adesso diciamoci la verità. Quando facciamo le gare di tiro dopo l’allenamento, chi vince?
Paz: Penso che ti stia scavando la fossa da solo con questa domanda. Sai già chi vince. Io lo so di sicuro. Sono io il re, fine della storia.
Diao: Faremo decidere alle telecamere la prossima volta!